Disegni e commenti
I Tarocchi hanno attraversato il tempo e girato il mondo sotto forma di gioco di carte, passando di mano in mano, da una tavola di osteria a un tappeto silenzioso, immerso nella divinazione, conviviali e al tempo stesso sfuggenti, soddisfatti in questo incessante circolare così proprio alla loro natura.
Le loro origini si perdono nella miriade di culture che hanno attraversato.
Alcune possibili radici etimologiche per Tarot:
Tar-Ro, egizio, Tar significa strada e Ro regale, quindi via regale o via iniziatica.
Tariqa, arabo, via, sentiero, usato in riferimento al percorso ascetico dei sufi, i mistici islamici.
Torah, ebraico, legge, ordine.
Tan-Tara, indo-tartaro, zodiaco.
Tat, sanscrito, il tutto e Tar-o, stella fissa
Rota e Orat, latino, rispettivamente ruota – che parla
I Tarocchi sono una descrizione del mondo per immagini, un sistema simbolico completo che racchiude in sé l’intera gamma di archetipi componenti la manifestazione.
Comprendono 78 carte, divise in due serie: i 22 Arcani maggiori (detti anche Lame o Trionfi) e i 56 Arcani minori (a loro volta divisi in quattro gruppi, chiamati Semi e composti ciascuno da 10 Arcani senza testa e 4 con testa).
La parola Arcano deriva dal latino arcanum, che significa segreto e rimanda a un significato celato, a un mistero che sfida la razionalità.
A differenza di altri sistemi simbolici, i Tarocchi hanno una struttura circolare (la ruota) in cui ogni archetipo si rispecchia nell’altro, in una continua trasformazione.
Riflettendo la Totalità che vive in ciascuno di noi, i Tarocchi ci portano a prenderne coscienza, in un cammino di progressiva scoperta del Sé, che come il perno della ruota, rimane celato e al tempo stesso sempre presente in ogni sua singola manifestazione.
Il simbolismo della ruota richiama la Tradizione tantrica, in cui i chakra rappresentano sia gli elementi costitutivi del corpo sottile, sia il gruppo di iniziati riunito intorno alla Guida spirituale e alla sua dakini.
Per questo motivo abbiamo scelto di chiamare questo mazzo di tarocchi Kaulika, che in sanscrito indica l’appartenenza ad una famiglia.
Nella tradizione Kaula, la famiglia, o Kula, è l’insieme delle potenze divine che danno origine al tutto, e quindi il tutto stesso.
“La potenza che dimora, risiede nel cuore, è la libertà stessa. L’oggetto, il fine della sua attività creativa è la “famiglia”, cioè l’insieme del percepibile, della percezione e del percettore; ed ecco quindi, che essa è chiamata con il nome di “Capofamiglia”. Creato poi che abbia questa famiglia, essa la guida, la presiede, e, conoscendola, la illumina e la riassorbe in sé a un tempo.”
Abhinavagupta, Commento breve alla trentina della Dea Suprema
Kaulika è un termine che indica la Totalità nella sua forma manifesta, una famiglia, una pluralità, in cui dimora indiviso l’unico Sé, il “Capofamiglia”.
Allo stesso modo le carte dei Tarocchi formano una famiglia, dispiegando la Totalità nei singoli archetipi, e trovando compimento nell’unità che le attraversa tutte.